Nel cda di domani il nuovo ceo Mario Greco presenterà la strategia organizzativa del nuovo Leone. A Trieste, secondo quanto è emerso, il nuovo capo squadra schiererà tre punte, guidate dal brand Generali, affiancato da Alleanza e Genertel, più specifici per canali di clientela e distributivi (rispettivamente rete di produttori dipendenti e web e telefono), su cui si concentrerà il piano di rilancio e di investimenti. Insomma, si tratta di concentrare le attività direttamente sotto il marchio delle Generali, semplificando la struttura del gruppo e mettendo le diverse reti al servizio del brand più forte e conosciuto.
Una mossa che si spiega anche con il mutamento in corso dello scenario competitivo: le cessioni che entro settembre 2013 Unipol-Fonsai dovrà effettuare per rispettare gli obblighi con l’Antitrust promettono di far aumentare la pressione sul mercato della raccolta e della profittabilità del business, soprattutto nel caso dovessero finire a un competitor del rango di Axa che è in prima fila per la conquista degli asset.
La nuova organizzazione, comporterà anche una semplificazione nei prossimi tre anni anche della struttura del gruppo e dei marchi (con la scomparsa di molti di essi). Per il Messaggero nel prossimo triennio la capogruppo procederà a snellire la struttura mediante l’assorbimento di Ina Assitalia mettendo a fattor comune le specializzazioni nel vita e danni mentre Fata, con vocazione nel mondo agricolo, verrà invece valorizzata: le due branch in Romania e Bulgaria potrebbero essere riallocate nell’ambito della joint venture Generali-Ppf. Infine Toro verrebbe scorporata da Alleanza come ramo d’azienda. A livello internazionale Greco punterebbe a rafforzare i presidi in Spagna, Francia e Germania oltre che nella nuova Europa dove l’alleanza con Petr Kellner assicura la penetrazione in 14 paesi. Il nuovo piano industriale a tre anni verrà presentato il 14 gennaio nel corso dell’investor day a Londra. In Borsa Generali sale dello 0,46% (+0,55% il Ftse Mib)