“Non abbiamo votato la sfiducia perché non vogliamo chiudere in modo disordinato la legislatura. Votare la sfiducia avrebbe causato forse l’abisso dell’esercizio provvisorio. Non abbiamo votato la fiducia perché consideriamo chiusa l’esperienza Monti e non vogliamo mandare il paese allo scatafascio“. Lo ha detto intervenendo alla Camera il segretario del Pdl, Angelino Alfano, che questa mattina è salito al Colle. L’obiettivo era chiarire con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ultima scelta del partito di Silvio Berlusconi, che ieri ha scelto di astenersi dal voto di fiducia su due provvedimenti, alla Camera e al Senato.
“Noi abbiamo voluto e acconsentito – ha continuato Alfano – alla nascita di questo governo. Berlusconi ha detto sì sperando che le cose andassero meglio e ora siamo qui a dire che l’esperienza del governo è conclusa. Dopo 13 mesi le cose vanno peggio, non abbiamo bisogno di troppi argomenti“.
Proseguono intanto le “mini-consultazioni” di Napolitano con i partiti parlamentari. Il capo dello Stato, dopo aver appunto sentito in mattinata Angelino Alfano, incontrerà nelle prossime ore al Quirinale anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il presidente dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Atteso al Colle anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.