Il mese scorso l’economia dell’Eurozona ha registrato un lieve miglioramento. L’indice Pmi composito elaborato da Markit è risalito a 46,5 punti – il massimo da luglio – dai 45,7 di ottobre, sopra le attese e la stima flash di 45,8. L’indicatore è rimasto comunque sotto la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra espansione e contrazione. Il Pmi servizi di novembre è risultato a 46,7, in miglioramento dal 46,0 di ottobre e sopra la lettura preliminare di 45,7.
Quanto all’Italia, l’Indice Pmi dei servizi è sceso a 44,60 punti, dai 46 punti di ottobre, indicando che la contrazione dell’attività terziaria italiana si sta intensificando. Le attese degli analisti erano per un dato invariato rispetto ad ottobre.
La contrazione del settore servizi in Francia, invece, ha rallentato a novembre dopo tre mesi di accelerazione, ma il calo delle nuove attività, sui livelli di aprile 2009, suggerisce che la situazione potrebbe peggiorare ancora. L’indice Pmi finale per i servizi si è attestato a 45,8 nel mese, in rialzo da 44,6 di ottobre, anche se leggermente sotto le stime iniziali di 46,1. L’indice composito Pmi, che unisce settore servizi e manifatturiero, è salito a novembre a 44,3 da 43,5, sotto quota 50 per il nono mese consecutivo.
Quanto alla Germania, il settore privato è in recessione per il settimo mese consecutivo, anche se la contrazione del settore servizi è meno evidente rispetto a quanto previsto dalla stima flash, grazie ai nuovi ordini che hanno registrato il calo più basso da giugno. L’indice definitivo Pmi composito di novembre è salito a 49,2 a novembre, da 47,7 di ottobre, quello relativo ai servizi è salito a 49,7, contro la lettura preliminare di 48, e con il sottoindice dei nuovi ordini salito a 47,6, livello più alto degli ultimi cinque mesi.
Infine, in Spagna, il settore dei servizi si è contratto per il diciassettesimo mese consecutivo in novembre, anche se ha registrato il livello più alto dall’agosto scorso. L’indice Pmi servizi spagnolo è salito a 42,4 in novembre dal 41,2 di ottobre, meglio delle attese, che indicavano una lettura in ulteriore calo a 41,0.