Ancora difficoltà per l’Ipo della Sea. Ieri sera, a poche ore dalla conclusione del collocamento, che terminerà oggi alle 13, secondo quanto risulta a Radiocor, gli ordini erano poco sotto il 40% del book. Nonostante l’afflusso di alcune sottoscrizioni straniere di qualità, gli ordini stessi hanno continuato ad arrivare a rilento anche ieri e al momento, nonostante la società speri in un colpo di reni in extremis nella mattinata di oggi, la situazione resta critica.
Tutte le ipotesi restano aperte, compresa quella di un rinuncia allo sbarco a Piazza Affari. Quando oggi il management del gestore aeroportuale si riunirà con le banche collocatrici, guidate da Mediobanca, per valutare la situazione, non peserà soltanto la quantià di ordini, ma anche e soprattutto la loro qualità, che andrà eventualmente a determinare il prezzo dell’Ipo.
Un elemento, quest’ultimo, particolarmente importante per la Provincia di Milano, che nel collocamento dovrebbe cedere il suo 14% di Sea con l’obiettivo di evitare lo sforamento del patto di stabilità. Sembra esclusa, invece, l’ipotesi di un prolungamento del collocamento: i contrasti tra soci, elemento che ha certamente pesato sull’andamento dell’operazione, rischiano infatti di proseguire anche in futuro come peraltro paventato dalla stessa integrazione del prospetto informativo.