SCHIARITA SUL FISCAL CLIFF, LE BORSE RECUPERANO
SEDUTA NERA PER MPS E BANCO POPOLARE
L’azionario di Wall Street recupera i ribassi accumulati nella prima parte della seduta dopo le dichiarazioni del portavoce del Congresso, John Boehner, secondo cui i Repubblicani potrebbero raggiungere un accordo con la Casa Bianca al fine di evitare le misure di austerity legate al fiscal cliff.
La Borsa di Milano recupera dai minimi della seduta ma chiude in ribasso per il terzo giorno consecutivo: indice Ftse Mib -0,17% a quota 15.453. Le Borse europee recuperano dopo le novità sul “fiscal cliff” americano: Londra -0,06%, Parigi +0,37% e Francoforte +0,15%. Zurigo vive in un’altra dimensione e sale dello 0,3%.
I timori di una caduta degli Stati Uniti in una recessione provocata dal concomitante aumento delle tasse e contrazione della spesa pubblica spinge il petrolio tipo WTI sui minimi degli ultimi 12 giorni a 85,6 dollari il barile (-1,7%).
In ottobre la abitazioni nuove messe in vendita sono scese a 368.000 da 390.000 di settembre, gli economisti si aspettavano 389.000. Il Dow Jones sale dello 0,12% , in equilibrio S&P – 0,09 e Nasdaq -0,06%.
L’euro si svaluta nei confronti del dollaro a 1,291 da 1,294 della chiusura di ieri sera. Salgono in modo corale i prezzi dei titoli di Stato, senza distinzione tra centro e periferia. Il rendimento del Btp decennale è in calo di 11 punti base a 4,61%, nuovo minimo dal giugno 2011, ed il rendimento del Bund tedesco scende di 6 punti base a 1,36%.
In Europa emergono alcuni dettagli dall’accordo con Atene: la Grecia vorrebbe che il buyback sul debito fosse volontario. L’operazione è affidata a Deutsche Bank e Morgan Stanley, l’apertura dell’offerta potrebbe avvenire già lunedì.
In Europa il settore peggiore è quello delle banche, in calo del 2%. Secondo Joaquin Almunia, vice presidente della Commissione Europea, la ristrutturazione delle banche spagnole costerà 37 miliardi di euro.
A livello settoriale, in Europa scendono le banche (indice EuroStoxx -1,3%), le società minerarie (indice Stoxx -1,3%). Peggior titolo dell’indice Stoxx 50 è Deutsche Bank -3%
Fra le blue chip milanesi la discesa più marcata è del Banco Popolare che perde il 4,06% dopo l’avvertimento di Moody’s che ha messo il rating in osservazione per un possibile downgrade a livello junk.
MontePaschi scende del 2,18%,,Intesa – 0,87%, %. Unicredit -1,77%. Sono deboli anche le assicurazioni: Unipol scende dello 0,9%, Generali +0,02%. Fondiaria Sai +2% si muove in controtendenza.
Nel risparmio gestito arretra Azimut, in calo del 1,7%. A ottobre il risparmio gestito in Italia ha registrato deflussi per 1,9 miliardi di euro.
Fra i titoli industriali StM, in forte calo nei primi scambi, ha recuperato riducendo la perdita a -0,73%. Finmeccanica scende dello 0,97%.
Fiat -0,23%%: la casa torinese si accinge a presentare al Salone di Los Angeles la nuova 500 elettrica, una tecnologia nella quale Marchionne palesemente non crede, ma che il gruppo Fiat-Chrysler deve sviluppare in ossequio agli accordi con la Casa Bianca. Per ogni 500 elettrica venduta, Fiat prevede di perdere 14mila dollari.
Fiat Industrial scende dell 2%, Pirelli +2,2%. Telecom Italia sale del 1,41%. Torna a scendere Mediaset, in ribasso dell’1%.