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Milan-Juve, fra scudetto e rilancio: sfida a San Siro per confermare le vittorie in Champions

Dopo le vittorie in Champions contro Anderlecht e Chelsea, la sfida numero 155 in campionato conta molto per Milan e Juventus, ma gli obiettivi sono diversi: i campioni d’Italia devono vincere per mantenere il vantaggio sulle inseguitrici, mentre i rossoneri cercano un successo per risalire la classifica – Berlusconi a Milanello: occhi su El Shaarawy e Pato.

Milan-Juve, fra scudetto e rilancio: sfida a San Siro per confermare le vittorie in Champions

Non sarà il derby d’Italia, ma per qualcuno è addirittura più importante. Milan-Juventus infatti è la sfida tra i due club più titolati del nostro Paese, ecco perché, indipendentemente dalla classifica, ha sempre un fascino particolare. Dopo l’ultimo precedente poi la tensione è alta, anche se, almeno all’apparenza, i rapporti sono tornati distesi e cordiali. Nessuno però ha dimenticato il gol di Muntari e il conseguente mare di polemiche, dunque è vietato abbassare la guardia.

La sfida numero 209 (la 155 in campionato) conta molto per entrambe, anche se gli obiettivi sono diversi. I campioni d’Italia devono vincere per mantenere il vantaggio sulle inseguitrici, mentre i padroni di casa cercano un successo per risalire la classifica. Sulla carta non sembrerebbe esserci partita, ma il campo, si sa, è un’altra cosa.

Entrambe le squadre poi vengono dagli impegni di Champions League, dove hanno raccolto due vittorie convincenti. Splendido il successo della Juve sul Chelsea, meno brillante (ma più redditizio) quello del Milan a Bruxelles. I bianconeri hanno il miglior attacco e la miglior difesa del campionato, ma non hanno un top player là davanti, i rossoneri invece hanno problemi di vario tipo, ma in attacco sono decisamente a posto.

In questi giorni è diceria comune che se la Juventus avesse in rosa uno come El Shaarawy avrebbe già chiuso il campionato. La controprova non c’è, ma l’ipotesi regge. Il Faraone avrà tutti gli occhi puntati addosso, un po’ come Silvio Berlusconi, che oggi tornerà nuovamente a Milanello. L’esperienza della scorsa settimana ha fatto bene alla squadra, che dopo la visita presidenziale ha pareggiato in rimonta a Napoli e espugnato Bruxelles.

Ieri il presidente ha preso la parola e ha commentato il caso del momento, che riguarda Alexandre Pato. Il brasiliano e il suo procuratore hanno paventato l’ipotesi di lasciare il Milan a gennaio, Berlusconi ha risposto così: “E’ un problema, perché era il giocatore di maggior futuro che avessimo in rosa. Non si può avere così una diminutio del valore del patrimonio, quindi speriamo veramente di vederlo guarire”. In attesa dei fuochi d’artificio odierni (è probabile che il patron rossonero rilasci nuove dichiarazioni), concentriamoci un po’ sui numeri di questa sfida.

Dei 154 incontri disputati finora, 77 si sono giocati a San Siro. Nello stadio milanese è il Milan ad avere i precedenti migliori, con 26 successi contro i 18 della Juventus. I 33 pareggi (l’ultimo lo scorso 25 febbraio) dimostrano però che la sfida è sempre stata equilibrata, tranne in alcuni casi particolari. Il 12 marzo 1989 il Milan di Sacchi batté largamente la Juve (4-0), che si vendicò piuttosto bene il 6 aprile 1997. A San Siro finì 1-6, risultato clamoroso che resta tuttora il più netto raccolto dai bianconeri.

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