Pinterest è un social network, ma non come Facebook o Twitter. Piuttosto assomiglia a Tumblr, la piattaforma di social blogging che rende la vita facile a chi vuole pubblicare testi, foto o video su Internet ma non ha troppa dimestichezza con codici e installazioni. Le caratteristiche in comune sono quelle dell’immediatezza, della semplicità e del minimalismo. Poche opzioni, poche cose da capire; un link preso dal web o una foto sul desktop e la pubblicazione è a portata di click.
Eppure, nonostante questi pochi passi per essere online, sono in molti a non conoscere o a non capire Pinterest. I più ne hanno sentito parlare come social network, ma non sanno esattamente a cosa serve e se lo chiedono sulle pagine di blog o di giornali online. Da un po’ di tempo però, questo ibrido tra Tumblr e Twitter, sembra aver trovato la sua vera vocazione: la wishlist online.
Invece di utilizzare Pinterest come bacheca personale condivisa di foto, appunti, video e link a tutto ciò che interessa, una buona fetta di utenti ha deciso di trasformare questo strumento in una lista dei desideri su Internet. Questa scelta, tra l’altro, non pregiudica l’utilizzo classico, perchè Pinterest mette a disposizione dell’utente diverse bacheche, con diversi indirizzi, ma tutti facenti capo al medesimo account.
Basta digitare “Pinterest whishlist” su Google o “wishlist” sul motore di ricerca interno del social network per capire come questa pratica sia quasi una moda negli Stati Uniti: c’è chi ha pensato di mettere online la propria lista di nozze con questo sistema o chi ha voluto utilizzarlo per selezionare i regali graditi per il compleanno o per la laurea. La wishlist su Pinterest ha diversi vantaggi: è pubblica e universale, non serve accedere preventivamente a questo o a quel negozio online, ha un indirizzo facilmente memorizzabile (pinterest.com/nomeutente/wishlist/) e i link agli oggetti del desiderio portano direttamente al sito dove è possibile acquistarli (online o recandosi sul posto). Inoltre le immagini non lasciano dubbi e l’aspetto 2.0 del social network fa sì che ciascuno possa chiedere maggiori dettagli all’interessato.
Se per gli utenti privati questa nuova declinazione di Pinterest si traduce nell’aver dato un senso ad una chimera del web incompresa, dal punto di vista del SEO (Search Engine Optimization) è uno strumento affatto da sottovalutare. Ogni oggetto pubblicato sulla bacheca diventa infatti un backlink verso un sito. Un utente che pubblica un oggetto del desiderio e, per far capire di cosa si tratti, incolla il link a quel sito che ne parla o ancora meglio a quel sito che lo vende online, sta involontariamente pubblicizzando un brand e regalando visite a chi vende o fa informazione online.
E’ per questo che molti grandi marchi, specialmente del settore dell’abbigliamento, hanno pensato di facilitare, o meglio di invogliare, la pratica della wishlist su Pinterest. Basta proporre la propria vetrina sul social network e poi, con un “RePin“, la merce diventerà oggetto del desiderio in una wishlist. Quale migliore occasione per comunicare in maniera penetrante e originale l’esperienza e l’identità di un marchio?