A sei anni voleva fare il benzinaio, a 12 il pianista, a 18 l’architetto ma alla fine si è laureato in Lettere e si occupa di economia.
Idee poco chiare o poche opportunità di capire, magari facendo una esperienza di lavoro, quali fossero le sue inclinazioni? E’ il destino di molti al quale, forse, i 3.600 studenti che hanno preso parte al progetto “Scuola elevata al lavoro”, promosso da Unioncamere e realizzato insieme con 50 Camere di commercio, potranno sottrarsi.
Perché a 1.800 di loro, provenienti da circa 110 istituti scolastici secondari superiori (tra cui anche 10 licei scientifici, classici e artistici), un ITS e tre facoltà universitarie, tra aprile e settembre del 2012, è stata data l’opportunità di vivere esperienze in ambito lavorativo presso le sedi di aziende e istituzioni in Italia e in Europa.
Mentre altri 1.800 studenti di 150 istituti scolastici (tra tecnici, professionali, alberghieri, per l’agricoltura, licei scientifici, classici, linguistici, artistici etc.) hanno appena concluso la propria esperienza di JobDay, una formula di orientamento innovativa per l’Italia ma già abbondantemente consolidata in Usa e Canada (meglio nota nel mondo anglosassone come “job shadowing”), che consente ai ragazzi almeno per un giorno di sperimentare un mestiere affiancando – proprio come un’ombra – per un’intera giornata un “lavoratore in azione” e che ha coinvolto 590 aziende.
Le due formule del JobDay e di stage in contesti internazionali – ideate nell’ambito del progetto Scuola elevata al lavoro – sono state presentate oggi nel corso della Giornata del lavoro e del fare impresa organizzata da Unioncamere.
Il progetto di Unioncamere ha riscosso ampio successo tanto che già ora si lavora, in stretto coordinamento con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ad una prossima edizione, che dovrebbe portare a realizzare altri 1.200 stage, 500 dei quali all’estero, mentre i rimanenti si svolgeranno in Italia presso aziende attive sui mercati internazionali.
“La realtà complessa nella quale i nostri ragazzi si trovano a compiere scelte importanti per il resto della loro vita impone a tutti i soggetti che si occupano di far dialogare il mondo della scuola con quello dell’impresa, tra i quali le Camere di commercio, uno sforzo aggiuntivo”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
“Per questa ragione, Unioncamere, che ha attivato ad aprile una apposita Unità di progetto, si è fatta promotrice della messa a punto di un modello di servizi, basato su standard comuni per tutto il territorio nazionale, che punta a realizzare in tutte le Camere sportelli dedicati alla formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento.
A fine anno, con un investimento di 3 milioni di euro, una prima sperimentazione di questo modello sarà realizzata nelle 77 province già coinvolte nelle iniziative finanziate dall’Accordo di programma Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere sui temi ‘nuova imprenditorialità, micro-credito e sostegno all’occupazione
Intanto, è attivo da oggi il portale dedicato alla formazione e orientamento al lavoro, curato da Unioncamere.