Siamo spiacenti, andrà meglio la prossima volta. Il messaggio che la Juventus lancia al Napoli e, in generale, al resto del campionato, suona più o meno così. Perchè la partita di ieri poteva in qualche modo ribaltare le gerarchie, che invece sono rimaste inalterate, per quanto gli uomini di Mazzarri siano usciti dal campo a testa alta. A decidere la supersfida dello Stadium sono stati i panchinari Caceres e Pogba, che con i loro gol hanno sbloccato una situazione di totale equilibrio. Un segnale importante, perchè i campionati non si vincono solo con i titolari, ma anche (se non soprattutto) con le alternative di lusso. Conte ha pescato le carte giuste dal mazzo, aiutato da quel pizzico di fortuna che bacia solo le grandi squadre, perchè se Asamoah (fin lì straripante) non si fosse fatto male, il primo gol non sarebbe mai arrivato. Caceres infatti non ha solo sostituito il ghanese, ma ha scompigliato le marcature del Napoli sui calci piazzati: nel corner che ha spezzato il match, l’uruguayano si è ritrovato solo soletto a battere De Sanctis. Un gancio terribile, a cui ha fatto seguito il sinistro del ko. Il tiro al volo di Pogba (entrato al posto dello stanco Vidal) è stato un gioiello di rara bellezza e personalità, che ha messo definitivamente KO il Napoli.
Detto degli episodi decisivi, parliamo ora dei restanti 80 minuti di partita, nella quale le squadre si sono sostanzialmente equivalse. La Juventus ha costruito di più, se non altro in termini di occasioni da gol, mentre il Napoli, a parte una straordinaria punizione di Cavani finita sulla traversa, ha preferito dedicarsi alla chiusura degli spazi. Missione quasi compiuta, perchè uno sciagurato errore in marcatura ha mandato all’aria un piano fin lì perfetto. “Stavamo comandando il gioco e sembrava che la Juve non ne avesse più – ha commentato amaro Mazzarri. – Purtroppo dopo l’uscita di Asamoah abbiamo perso la marcatura di Caceres e abbiamo pagato questa leggerezza: ci aspettavamo che saltasse Barzagli ed è spuntato l’uruguaiano. Sui calci da fermo sono dei fenomeni, Pirlo la mette dove vuole. In quel momento della partita l’unico modo per farci gol era su calcio d’angolo. Altrimenti non mi ricordo grandi tiri dei bianconeri, invece noi abbiamo preso una traversa con Cavani…”.
Di umore opposto ovviamente Angelo Alessio, che ha festeggiato il ritorno in panchina con questa importantissima vittoria. “Al secondo gol ho indicato il box dove è seduto Antonio Conte: è lui il nostro allenatore, ho voluto fargli sentire la nostra vicinanza – ha spiegato euforico il vice bianconero. – Volevamo impedire le ripartenze del Napoli e ci siamo riusciti, la squadra si è comportata bene. Per il resto i numeri parlano chiaro: otto partite, sette vittorie, miglior attacco e miglior difesa. Siamo una grande squadra e abbiamo un’ottima organizzazione”.