Continuano a farsi sentire, e non potrebbe essere altrimenti, gli effetti della crisi sulle imprese italiane. Secondo le rilevazioni di Unioncamere, nel trimestre tra luglio e settembre del 2012 è stata registrata, infatti, l’iscrizione di 75.019 nuove imprese (2.424 in meno rispetto al terzo trimestre dello scorso anno) e la cessazione di 60.510 (2.900 in più rispetto allo stesso periodo del 2011), generando un saldo positivo di 14.509 unità, pari allo 0,24% (+0,39% nel 2011), che rappresenta il tasso di crescita più basso dal 2003.
In controtendenza il Meridione, nel quale si registra un saldo positivo di 7.845 unità, paria ad un tasso di crescita dell 0,37%, superiore di quello, dello 0,3%, dello stesso trimestre del 2011.
Male, invece, soprattutto l’artigianato che, per la prima volta dal 2003, fa segnare nel trimestre una crescita negativa, con un decremento delle imprese di 1.414 unità, pari a una diminuzione dello 0,1% del loro numero.