Venerdì 8 marzo 2024, su proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito.
Qui tutti i siti culturali che aderiscono alla giornata indicati dal MIC
Perchè si festeggia l’8 marzo
Nell’era moderna, le donne di tutto il mondo continuano a lottare per l’uguaglianza e l’equità nella loro vita quotidiana. Questo è ciò che rende così importante la Giornata internazionale della donna, celebrata l’8 marzo. Esiste come promemoria per onorare i risultati ottenuti dalle donne, sia passati che presenti. Nel 1909 il Partito Socialista d’America dichiarò la prima Giornata nazionale della donna il 28 febbraio. Allo stesso tempo, altre leader femministe all’estero discutevano su quando i loro paesi avrebbero riconosciuto e celebrato le donne. Nel 1910 l’attivista tedesca Clara Zetkin convinse il Congresso socialista internazionale a creare una versione internazionale della festa americana. Il 19 marzo 1911 si tenne in quattro paesi europei la prima Giornata internazionale della donna. Tuttavia, il 19 marzo non ha resistito. Nel 1917 il mondo fu testimone di un evento nel giorno che sarebbe poi servito come data ufficiale della festa internazionale. L’8 marzo 1917 – o il 23 febbraio 1917, se si utilizza il calendario giuliano come facevano all’epoca i russi – le donne di Pietrogrado, in Russia, scesero in strada per protestare contro la carenza di cibo, le cattive condizioni di vita e i milioni di morti avvenute a seguito della Prima Guerra Mondiale. La data di questo storico sciopero, che contribuì a dare origine alla Rivoluzione russa, divenne la data ufficiale della Giornata internazionale della donna nel 1921. Nei decenni successivi, il successo del movimento per il suffragio contribuì a un declino nella popolarità della festa, ma iniziò una rinascita quando le Nazioni Unite sponsorizzarono per la prima volta la Giornata internazionale della donna nel 1975. La festa è riconosciuta in dozzine di paesi come un mezzo per riconoscere gli instancabili sforzi compiuti per promuovere i diritti delle donne, ma serve anche a ricordare il lavoro ancora da fare prima che un’autentica uguaglianza possa essere pienamente raggiunta per tutte le donne nel mondo.