Da oggi, lunedì 2 maggio 2016, è possibile inviare al Fisco le dichiarazioni dei redditi precompilate (con o senza modifiche), disponibili dallo scorso 15 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per presentare il modello 730 precompilato c’è tempo fino al 7 luglio, ma – dopo l’approvazione in commissione Finanze alla Camera di una mozione per la proroga – il termine potrebbe slittare al 23 luglio, che però cade di sabato e quindi si passerebbe direttamente a lunedì 25 luglio.
I contribuenti che presentano il modello Unico precompilato, invece, devono trasmetterlo al Fisco entro il 30 settembre.
Per accedere alla dichiarazione precompilata dal sito dell’Agenzia delle Entrate si devono utilizzare le credenziali rilasciate per i servizi telematici del Fisco (Fisconline o Entratel), che possono essere richieste direttamente sul sito dell’Agenzia, presso gli uffici territoriali o mediante l’app delle Entrate.
I cittadini che hanno già il Pin dispositivo dell’Inps, invece, potranno accedere alla propria dichiarazione attraverso il sito dell’Istituto di previdenza.
Un’altra opzione è il codice Spid, il nuovo Sistema pubblico di identità digitale che permette ai cittadini di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti. Per informazioni su come richiedere l’identità digitale, rimandiamo a un precedente articolo.
I dipendenti delle pubbliche amministrazioni che hanno aderito al sistema NoiPA, infine, possono accedere alla propria dichiarazione con le credenziali dispositive tramite il portale NoiPA.
La trasmissione diretta è l’unica opzione per chi presenta il modello Unico precompilato. I contribuenti che invece presentano il 730 precompilato possono delegare il proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente previdenziale) disponibile ad effettuare l’assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato (consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ragionieri o periti commerciali).
Un altro vantaggio del 730 precompilato rispetto al modello Unico è sul versante dei controlli. I contribuenti che presentano il modulo senza modifiche chiudono immediatamente la partita con il Fisco, in quanto non saranno sottoposti a controlli documentali sui dati relativi agli oneri detraibili o deducibili. Non solo: in caso di delega a sostituto d’imposta, Caf o professionista, i controlli saranno effettuati nei confronti di questi ultimi.
Chi è sposato, inoltre, può unire la propria dichiarazione precompilata a quella del coniuge e presentare il modello 730 congiunto direttamente online. Questa possibilità non è invece prevista per il modello Unico precompilato.
Infine, per quanto riguarda eventuali crediti, con il modello 730 è possibile ottenere i rimborsi Irpef in busta paga a partire da luglio o nell’assegno della pensione da agosto o da settembre, mentre con il modello Unico i rimborsi potranno essere solo richiesti all’Agenzia o utilizzati in compensazione, cioè per pagare altre imposte.
Tuttavia, dal 2016 i 730 inviati con modifiche potranno essere oggetto di controlli preventivi e i successivi rimborsi saranno a cura dell’Agenzia delle Entrate anziché del sostituto d’imposta. La procedura, che comporta il blocco dei rimborsi e nel migliore dei casi il semplice rinvio dell’accredito, scatterà in due circostanze:
1) se l’importo del rimborso risulterà superiore a 4mila euro;
2) se, a prescindere dall’ammontare del rimborso, il Fisco troverà delle incoerenze nelle modifiche apportate al 730 precompilato.