Il 4 marzo non sarà un giorno decisivo solo per l’Italia, ma anche per la Germania. Mentre i cittadini italiani saranno impegnati dal eleggere il nuovo Governo, i tedeschi saranno con il fiato sospeso per conoscere l’esito del referendum socialdemocratico sulla Grosse Koalition.
Domenica verrà reso noto il risultato della consultazione effettuata tra i 463mila iscritti della Spd sul via libera all’accordo siglato lo scorso 7 febbraio tra la Cdu, la Csu e la Spd. In gioco c’è la possibilità di dare a Berlino un nuovo Governo dopo quasi sei mesi di incertezza politica e trattative.
Nel caso in cui la base del partito socialdemocratico dovesse dire Sì al contratto di coalizione, il prossimo 12 marzo l’ex partito di Martin Schulz renderà noti i nomi dei suoi ministri, mentre 2 giorni dopo (il 14 marzo) Angela Merkel potrà ufficialmente formare un nuovo Governo.
Al momento, in Germania prevale l’ottimismo sull’esito del voto, ma il rischio non è da sottovalutare. Se dovesse vincere il No, Berlino potrebbe nuovamente tornare alle urne dato che, la cancelliera tedesca ha più volte escluso l’opzione di mettere in piedi un Governo di minoranza. Un’eventualità che spaventa l’Europa perché si tramuterebbe immediatamente in un segnale di instabilità che arriva direttamente dalla prima economia dell’Eurozona. Senza contare che una nuova tornata elettorale potrebbe ulteriormente penalizzare i grandi partiti, favorendo l’ascesa del populismo e della destra estrema dell’Afd. L’incertezza tra l’altro è già visibile sui mercati. Da inizio anno la Borsa di Francoforte ha perso il 7,32% e oggi viaggia in ribasso dell’1,7% a 11972.45 punti.
“Sono convinto che il contratto di coalizione otterrà la maggioranza. Non ho alcun dubbio in proposito”, ha affermato Sigmar Gabriel, il ministro degli Esteri uscente.
Secondo un sondaggio di Ard DeutschlandTrend, il 66% degli elettori socialdemocratici è favorevole a una nuova alleanza con l’Unione di Merkel, trovandola “molto positiva o positiva”.
I risultati del referendum saranno resi noti intorno alle 11 di domenica 4 marzo. Le buste del voto saranno raccolte e portate dai furgoni postali sabato sera nella sede centrale del partito a Berlino, la Willy-Brandt-Haus, dove circa 120 volontari saranno impegnati nello scrutinio. Quattro anni fa, in occasione della prima consultazione di questo genere, ci vollero 14 ore per aprirle: allora il 75% degli iscritti approvò la Grande Coalizione.
Ricordiamo che questo voto arriva in un momento molto difficile per i socialdemocratici tedeschi che ha portato l’ex leader Martin Schulz a fare un passo indietro prima dal Governo (ha detto no al ministero degli Esteri) e poi dalla guida del partito. Il consenso del partito è crollato ai minimi storici, arrivando addirittura al 15,5% sotto l’estrema destra di Afd (al 16%).