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25 aprile, prima festa della Liberazione con Meloni all’Altare della Patria con Mattarella che avverte: “Tenere viva la memoria”

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È arrivato il 25 aprile. L’Italia, oggi, ricorda il 78° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Quietate le immancabili polemiche politiche in prossimità della festa, il paese è pronto alle manifestazioni e ad eventi su tutto il territorio.

Alla vigilia della festività il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso di un incontro con una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’arma, ha lodato “l’impegno e la determinazione” delle associazioni “per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.

Le celebrazioni si apriranno come da tradizione alle ore 9,00 con la visita all’Altare della Patria del capo dello Stato che deporrà una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Prima volta da presidente del consiglio per Giorgia Meloni che parteciperà all’evento con il presidente del Senato Ignazio La Russa e quello della Camera Lorenzo Fontana. Nessun altro evento in programma per la presidente durante la giornata. Ecco, invece, gli eventi e cosa faranno i principali esponenti politici durante la giornata.

Mattarella a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves

Il presidente Mattarella non si fermerà alle commemorazioni all’Altare della Patria. A seguire, accompagnato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, si recherà a Cuneo, Medaglia d’Oro della Resistenza, Borgo San Dalmazzo e Boves. L’arrivo del presidente è previsto per le 11 con il passaggio al Parco della Resistenza per deporre una corona al monumento in memoria dei caduti e la visita al Museo Casa di Duccio Galimberti, l’avvocato partigiano eroe della città. Cerimonia solenne che si terrà al teatro Toselli di Cuneo con le autorità istituzionali civili e militari e i 247 sindaci della provincia. Prevista la diretta tv su Raiuno alle ore 12. Nella seconda parte della giornata il Presidente sarà impegnato alle 15,30 a Borgo San Dalmazzo per la visita a Memo 4345, Memoriale della Deportazione e poi a Boves, a 80 anni dall’eccidio del 19 settembre 1943 nel corso del quale morirono 23 civili e centinaia di case vennero date alle fiamme.

La Russa in visita a Praga

Il presidente del Senato ha scelto di festeggiare il 25 aprile recandosi all’estero. Dopo la visita la mattina all’Altare della Patria, La Russa partirà alla volta della Repubblica Ceca per partecipare alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Unione europea. Alle 15 parteciperà alla commemorazione, con la deposizione di una corona, al monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao. Prevista anche la visita al campo di concentramento di Theresienstadt a Praga.

A Milano corteo nazionale, presente Schlein

È a Milano, città simbolo e Medaglia d’oro della Resistenza, l’evento più atteso della giornata. Nel pomeriggio del 25, ci sarà il grande corteo nazionale che attraverserà il centro città. Alla manifestazione, indetta dall’Anpi, Associazione nazionale dei Partigiani d’Italia, ci sarà la segretaria del Pd Elly Schlein che sfilerà dietro lo striscione “Nata dalla Resistenza’, slogan scelto dal partito con l’obiettivo di richiamare “il governo alla responsabilità nei confronti della resistenza e della memoria”. Il corteo partirà, alle 14 da corso Venezia per poi sfilare in direzione Duomo, passando da San Babila, Matteotti, Meda, Catena, Mattioli, Case Rotta, Scala, Santa Margherita e Mengoni. In piazza Duomo interverrà il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati, quello nazionale Gianfranco Pagliarulo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il segretario della Cisl Luigi Sbarra, Maria Pia Garavaglia, presidente Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, Dario Venegoni, presidente nazionale Aned. In collegamento ci sarà il partigiano Aldo Tortorella mentre sul palco sarà presente Farida Elashwal Rodriguez, giovane studentessa cittadina italiana di famiglia egiziana.

Milano è stata scelta anche da esponenti politici di destra, nella gran parte assente dalle manifestazioni. Ci sarà il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che sarà presente al mattino alla deposizione delle corone davanti ad alcuni luoghi simbolo della Resistenza milanese. Anche gli esponenti di Forza Italia saranno presenti alle commemorazioni in città.

Dove saranno gli altri leader di partito

A Roma, corteo dell’Anpi (inizio ore 10), che percorrerà le strade e i luoghi simbolo della Resistenza nella Capitale fino all’arrivo a Porta San Paolo, luogo simbolo dell’inizio della Guerra di Liberazione. Al corteo parteciperà Carlo Calenda, leader di azione e gli esponenti di Verdi e Sinistra. Dal palco di San Paolo, oltre alle testimonianze di alcuni partigiani, interverranno il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il segretario della Cgil, Maurizio Landini.

Il leader della Lega Matteo Salvini sarà in Brianza, in una delle tappe della campagna elettorale. Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, sarà, invece, in via Tasso a Roma, al museo storico della Liberazione come da lui dichiarato: “Quest’anno per il 25 aprile sarò in Via Tasso, al museo storico della Liberazione, che è un luogo importante per la memoria collettiva, che fu adibito a carcere e testimonia le violenze subite dai nostri resistenti”. Commemorazione alle Fosse Ardeatine per il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, perché “rappresento il governo ed è giusto rendere omaggio al martirio di tanti eroi, vittime della furia nazifascista” spiega in un intervista alla Stampa cercando di spiegare le polemiche legate alle posizioni del governo sull’antifascismo.

Altre manifestazioni ed eventi ci saranno nelle principali città italiane tra cui Bologna, Napoli, Firenze, Modena, Torino, Verona, Alessandria e Bari.

Meloni al Corriere: “Destra incompatibile con la nostalgia del fascismo”

Dopo giorni di polemiche sulla posizione di Fdi, alimentate dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, secondo cui “l’antifascismo non è nella Costituzione”, la Premier getta acqua sul fuoco affidando le sue riflessioni sul 25 aprile ad una lettera inviata al Corriere della Sera. Il 25 aprile sia “un momento di ritrovata concordia nazionale nel quale la celebrazione della nostra ritrovata libertà ci aiuti a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia”, dice Meloni.

“Da molti anni, i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo“, osserva. Il “frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”, continua la Presidente del Consiglio, assicurando che si tratta di pensieri che arrivano da chi “li ha visti maturare compiutamente tra le fila della propria parte politica ormai 30 anni fa, senza mai discostarsene nei lunghi anni di impegno politico e istituzionale”. 

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