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25 aprile, polemiche a Milano per l’apertura dei negozi: Pisapia e sindacati contro, coop a favore

Anche quest’anno è scontro sull’apertura degli esercizi commerciali a Milano nel giorno della Festa della Liberazione – I negozi, in virtù del decreto liberalizzazioni, resteranno aperti, ma il sindaco è contrario e i sindacati del commercio vendita hanno già proclamato lo sciopero – Le coop invece aprono i loro centri commerciali.

25 aprile, polemiche a Milano per l’apertura dei negozi: Pisapia e sindacati contro, coop a favore

Come ogni 25 aprile (e 1° maggio) che si rispetti, anche quest’anno a Milano non mancano le polemiche sulla chiusura/apertura dei negozi nel giorno dedicato alla Festa della Liberazione. Tale ricorrenza è infatti molto sentita dai lavoratori, così come appunto quella di una settimana dopo del 1° maggio. E la polemica infiamma, più che per Natale e Pasqua, o per una normale domenica di riposo.

Quest’anno in più, in seguito al decreto liberalizzazioni che ha consentito agli esercizi commerciali di restare aperti 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, molti negozi del capoluogo meneghino hanno già dichiarato che non abbasseranno le serrande. Buona opportunità per combattere la crisi e magari dare un po’ di lavoro in più. Invece la cosa non è stata interpretata esattamente così, persino dal sindaco Giuliano Pisapia, intervenuto nella questione in prima persona: “Ci sono feste che tutti hanno il diritto di celebrare – ha detto il primo cittadino di Milano – e oltre a quelle religiose, ci sono quelle civili, tra cui il 25 aprile e il Primo Maggio, che devono essere celebrate con la partecipazione ad eventi e manifestazioni”. E questo, secondo il parere di Pisapia, “contrasta con l’apertura dei negozi”.

Ma la festività del 25 aprile vale solo per il commercio? Perchè i tranvieri, i poligrafici, gli infermieri, i poliziotti, i ferrovieri e gli addetti alle comunicazioni possono tranquillamente lavorare anche nel giorno della Liberazione e nessuno ha nulla da obiettare? In realtà – commenta Dario Di Vico sul “Corriere della Sera” – quello del sindaco e del sindacato è masochismo puro che nasce da “una visione retrò dei consumi considerati voluttuari“.

Il sindaco e i sindacati hanno addirittura firmato un protocollo d’intesa che considera la festività del 25 aprile intangibile all’apertura dei negozi ma non hanno trovato adesione nell coop che, malgrado la comune matrice politica di sinistra, hanno deciso di aprire i loro supermercati e centri commerciali anche nel giorno della Liberazione.

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