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Snam aumenta gli utili e apre in rialzo

Il primo semestre si è chiuso con un utile netto di 504 milioni (+18%), in miglioramento anche i ricavi. Piano di investimenti da 5 miliardi entro il 2021 di cui 1 miliardo nel 2017 per completare il reverse flow verso il Nord Europa nella strategia di fare dell’Italia un Hub del gas per la posizione centrale nel Mediterraneo. Prestito Bei da 310 milioni per la rete italiana

Snam ha presentato la semestrale 2017 con utili e ricavi in crescita. Il gruppo ha anche annunciato la conclusione del deal con Edison sul gasdotto Itg e l’ingresso in Adriatica Lng. La Borsa ha apprezzato e il titolo è partito in rialzo a Piazza Affari dove quota sopra i 4 euro alle 9:45 di mercoledì mattina. 

Snam ha chiuso il primo semestre del 2017 con un utile netto di 504 milioni, in aumento del 18% rispetto al dato pro forma adjusted dello stesso periodo del 2016 (-4,2% rispetto al dato contabile). I ricavi totali sono cresciuti del 2% a 1,27 miliardi, con utile operativo a 714 milioni (+3,6%). Gli investimenti tecnici sono saliti del 13,6% a 425 milioni. Il free cash flow è a 793 milioni. Nel periodo sono stati immessi nella rete di trasporto 38,08 miliardi di metri cubi di gas (+11,7%), mentre la capacita’ disponibile di stoccaggio è salita del 3,4% a 12,2 miliardi di metri cubi.
“Nel primo semestre 2017 abbiamo conseguito risultati positivi – ha commentato il ceo Marco Alverà – I nostri investimenti sulla rete nazionale proseguono bene, con 109 nuovi cantieri aperti sul territorio, di cui 23 per i progetti più rilevanti. I buoni risultati raggiunti e gli investimenti del periodo – ha aggiunto – confermano l’impegno del gruppo nel garantire agli azionisti una crescita profittevole e remunerativa”.

L’interesse degli investitori si concentra anche sul piano di investimenti in programma nel periodo 2017-2021. Anche e soprattutto perché, come precisa la nota del gruppo, il piano consentirà di completare il reverse flow verso il Nord Europa, un progetto partito sotto la gestione di Carlo Malacarne e teso ad assicurare a Snam un ruolo centrale nei flussi di gas dal Mediterraneo (con i gasdotti da Libia e Algeria) e dal Caspio (con Tap) nella prospettiva di fare dell’Italia un Hub per la sua posizione strategica. Scopo del piano di investimenti, conclude la nota del gruppo, è di “sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee, rafforzando la sicurezza, la flessibilità e la liquidità dell’intero sistema gas”. Il piano prevede “il potenziamento della rete di trasporto, consentendo anche il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri Paesi europei e accogliendo anche nuovi flussi di gas dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto Tap”. Proprio a fine mattinata il gruppo ha annunciato la firma di un finanziamento Bei da 310 milioni per investimenti sulla rete italiana. Il finanziamento di 310 milioni di euro sarà a tasso fisso pari a 1,5%, avrà una durata di 20 anni e rientra nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Snam, in quanto complementare ai prestiti obbligazionari e bancari e caratterizzato da durate più lunghe a costi competitivi.

(aggiornato alle 13 di mercoledì 26 luglio)

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