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Miliardari: boom di Paperoni in Asia, che batte gli Usa

Dal BILLIONAIRES REPORT 2017 di Ubs e Pwc – L’Europa si conferma la zona geografica con il maggior numero di miliardari multi-generazionali. I 1542 miliardari che rientrano nello studio Ubs possiedono quote o la totalità di imprese che impiegano almeno 27,7 milioni di persone in tutto il mondo. Cresce sempre di più l’impegno dei “paperoni” nel sociale

il 2017 ha fatto registrare il boom di miliardari in Asia. Nel giro di quattro anni, secondo uno studio Ubs, la ricchezza totale dei “paperoni” del Sol Levane potrebbe superare quella dei loro corrispettivi statunitensi. 

A livello globale, la ricchezza totale dei miliardari è cresciuta del 17% da 5,1 trilioni nel 2015 a 6 trilioni di dollari nel 2016, doppiando il tasso del MSCI World Index. Gli Stati Uniti continuano a mantenere la maggiore concentrazione di benessere economico. In media, in Asia nasce un nuovo miliardario ogni due giorni. Ad oggi, i ricchissimi del pianeta sono 637 in Asia e 563 negli Stati Uniti. 

Per quanto riguarda invece l’Europa, il tema caldo del 2016 è stato la conservazione della ricchezza. Sono 342 i miliardari in Europa registrati a fine 2016, ma la crescita rimane statica. La ricchezza complessiva è cresciuta in maniera modesta del 5% a poco più di 1,3 trilioni di dollari, con 24 nuovi miliardari e 21 “scomparsi” dalla lista, un terzo di loro a causa di morte. Questo conferma ciò che risultava già nel passato, cioè che l’Europa ha il maggior numero di miliardari multi-generazionali. 

I 1542 miliardari analizzati dallo studio possiedono quote o la totalità di imprese che impiegano almeno 27,7 milioni di persone in tutto il mondo (quasi come tutti i lavoratori del Regno Unito).

Le new entry nella lista del 2016 danno lavoro ad almeno 2,8 milioni di persone. I network hanno un ruolo sempre più importante: le famiglie lavorano insieme a nuove venture e i giovani imprenditori sfruttano il network per stringere accordi. 

I miliardari stanno creando eredità alternative attraverso le loro attività culturali. I musei privati stanno crescendo in termini numerici e quelli pubblici stanno ricevendo più finanziamenti, aumentando l’accessibilità del pubblico al mondo dell’arte. I miliardari stanno anche aiutando Club sportivi a diventare più sostenibili, supportandoli nel portare valore aggiunti e benefici alle comunità di cui fan parte.

 

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