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Euro 2024, processo all’Italia dopo la disfatta con la Svizzera: Gravina e Spalletti sul banco degli imputati

Resa dei conti dopo la disastrosa eliminazione dell’Italia dagli Europei 2024. Gravina colleziona solo flop, Spalletti non si dimette e si difende: “Ho avuto poco tempo”. La verità è che è un ottimo allenatore di campo ma non un selezionatore come serve alla Nazionale

Euro 2024, processo all’Italia dopo la disfatta con la Svizzera: Gravina e Spalletti sul banco degli imputati

Dalla grande occasione al disastro totale. L’Italia ha chiuso anticipatamente una delle peggiori campagne europee della sua storia, nella quale può salvare, forse, il primo tempo con l’Albania e il gol di Zaccagni con la Croazia. Il resto è stato un vero e proprio pianto sia dal punto di vista del gioco che dei risultati, dunque la sconfitta con la Svizzera, ben più netta del 2-0 finale, non deve stupirci più di tanto. I processi, già iniziati ieri sera a caldo, impazziranno da qui ai prossimi giorni e chissà che il duo Gravina-Spalletti, atteso oggi in conferenza stampa, non possa regalare qualche colpo di scena (al momento esclusi), ma il mix di rabbia e delusione lascerà presto spazio al vero problema: qual è il futuro di questa Nazionale?

Svizzera – Italia 2-0: azzurri disastrosi e mai in partita, eliminazione senza scuse

Il 2-0 di Berlino, figlio dei gol di Freuler (37’) e Vargas (46’), non è che la punta dell’iceberg di un Europeo disastroso, nel quale l’Italia non è mai riuscita a proporre un’idea di calcio convincente, persa tra la confusione di Spalletti e la poca personalità di un gruppo, peraltro, a terra anche dal punto di vista fisico. È inutile girarci attorno, non ha funzionato niente e questo è un pessimo punto di partenza per il “progetto Mondiale 2026”, a cui gli azzurri non possono mancare per nessun motivo. Il Ct, come vedremo tra poco, lo ha detto apertamente in conferenza stampa, ma lo si era già capito dalle sue scelte di formazione, sempre diverse sia negli uomini che nel sistema di gioco. Nessuno pretendeva le “filastrocche” del passato (Zoff, Gentile, Cabrini ecc.), però rivoltare la squadra tre volte su quattro è francamente troppo: e così, dopo il 4-2-3-1 visto contro Albania e Spagna e il 3-5-2 anti-Croazia, ecco il 4-3-3 di ieri con Mancini, Cristante, Fagioli ed El Shaarawy, lasciando i soli Vicario, Meret, Buongiorno e Gatti senza minutaggio. Spalletti li ha provati praticamente tutti senza trovare risposte quasi da nessuno, il che denota una pochezza generale addirittura allarmante, ma anche un’inadeguatezza al ruolo di Ct, ben diverso da quello di allenatore.

Gravina colleziona flop, Spalletti Ct non convince: giusto ripartire da loro?

Il tecnico di Certaldo non è riuscito a instillare nemmeno una goccia del suo calcio, tanto che confrontare i suoi diktat (pressing alto, controllo del gioco, reparti corti, riaggressione feroce) con i numeri del primo tempo di ieri (58% a 42 di possesso palla, 10 tiri a 1, 0.80 di Expected Goals a 0.13) farebbe perfino sorridere, se non fosse che non c’è proprio nulla da stare allegri. A colpire, inoltre, è stata la totale mancanza di reazione, quasi lo spettro di uscire agli ottavi, peraltro con la stessa Svizzera che ci aveva già negato i Mondiali, non spaventasse nessuno, a parte i milioni di italiani davanti alla tv. L’encefalogramma piatto, in questi casi, è il male peggiore, ecco perché è il caso di chiedersi se abbia senso insistere su questo progetto tecnico, sia per quanto concerne il Ct (che, come detto in precedenza, è un allenatore di campo e non un selezionatore) che il presidente federale Gravina, immune a tutti i fallimenti degli ultimi anni. Oggi ne sapremo di più (i due parleranno in conferenza stampa), ma l’immagine dei giocatori contestati e “rimbalzati” negli spogliatoi è molto indicativa: i seimila di Berlino, infatti, hanno rappresentato i milioni davanti a tv e maxischermi, stufi e indignati di fronte a tanta pochezza.

Spalletti si prende le colpe, ma non si dimette: “Ho avuto poco tempo”

“Sono calciatori che ho scelto io e ne ho la responsabilità, anche se ho avuto solo dieci partite – ha spiegato Spalletti -. Ho bisogno di più conoscenza per avere il meglio, inoltre ho avuto diversi infortunati. La Svizzera ha meritato, il gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe e siamo stati poco incisivi. La differenza l’ha fatta il ritmo inferiore a loro nel primo tempo e anche nelle individualità, c’è stato un passo differente. La Nazionale ha il futuro di provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba. I giovani? Se hanno le potenzialità per mettere seduti gli altri, io sono il primo che gli devo dare spazio. Vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, anche se non è un risultato così scandaloso come poi verrà fuori. Oggi come con la Spagna abbiamo fatto una partita sotto livello, ma con la Croazia non era stata scandalosa. Non è un alibi, bensì una bocciatura determinata dalle mie scelte e dai miei comportamenti. Però non ho avuto molte esperienze per fare delle prove ed è chiaro che ci vuole più gamba per giocare bene”.

Donnarumma: “Uscire così fa male, chiediamo scusa a tutti”

“Fa male, malissimo – ha confermato capitan Donnarumma senza giri di parole -. Chiediamo scusa a tutti, abbiamo deluso e loro hanno meritato, non c’è altro da dire. L’eliminazione è giusta e per come è venuta è durissima da digerire. Il primo tempo è andato malissimo, poi dovevamo reagire nel secondo e invece abbiamo subito preso il secondo gol. Se è mancato il coraggio? È mancato tutto, la qualità, il coraggio…”. “C’è poco da salvare, ci hanno messo sotto a livello fisico e di organizzazione – gli ha fatto eco Cristante -. È presto per trarre le conclusioni, ma andiamo a casa meritatamente. Ora c’è da pulire la testa e da ripartire l’anno prossimo con un piglio e un’energia diversa. Quando vedi che c’è così tanta differenza di organizzazione e di gioco vengono meno anche le energie. C’è poco da salvare come ho detto, andiamo a casa meritatamente”.

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