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Articolo 18, Bersani ci riprova

Presentata alla commissione Lavoro della Camera una proposta di legge degli scissionisti del Pd per ripristinare l’articolo 18 sui licenziamenti nelle aziende private.

Articolo 18, Bersani ci riprova

Arriva l’ipotesi di un nuovo articolo 18 dello statuto dei lavoratori: a presentare la proposta di legge alla commissione della Camera sono alcuni deputati del gruppo degli scissionisti del Pd, tra cui proprio Bersani, Speranza ed Epifani. La proposta di legge è fresca di presentazione (il 27 marzo) ed è all’odg dei lavori della commissione di questa settimana.

La nuova disciplina prevede, in particolare: 1) l’obbligo per il giudice di applicare la sanzione della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro in tutti i casi di licenziamenti disciplinari, discriminatori, inefficaci o nulli (in quanto adottati in violazione di specifiche norme di legge), senza alcuna distinzione in relazione alle dimensioni aziendali (quindi anche nelle aziende sotto i 15 dipendenti); 2) la possibilità per il giudice di scegliere tra la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro o la condanna al pagamento di una somma di denaro (da 5 a 15 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto), nelle aziende fino a 5 dipendenti, in due sole ipotesi: a) fatto di particolare gravità commesso dal lavoratore; b) vizio solo formale di un licenziamento disciplinare (altrimenti) legittimo; 3) la possibilità per il giudice di scegliere (motivando espressamente) tra la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro o la condanna al pagamento di una somma di denaro (da 12 a 48 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, ridotte da 6 a 36 nel caso di aziende fino a 10 dipendenti), nel caso di licenziamento economico illegittimo (al di fuori del caso in cui sia accertata l’insussistenza delle ragioni poste a base del licenziamento, a fronte delle quali c’è sempre reintegrazione) o nel caso in cui il datore di lavoro dimostri di non poter utilizzare il lavoratore in altre mansioni equivalenti o inferiori.

La proposta di legge interviene anche sulla legge Fornero, modificando la procedura obbligatoria che i datori di lavoro devono seguire per procedere a licenziamenti individuali per motivi economici.

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