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Zucchero, volano i prezzi. Robot in campo contro le gelate

Sale alle stelle il prezzo dello zucchero per i cali produttivi dovuti alle gelate e all’utilizzo della canna per i biocarburanti. Ma contro il cambiamento climatico avanza la tecnologia e l’uso dei satelliti per prevenire i bruschi cali di temperatura

Zucchero, volano i prezzi. Robot in campo contro le gelate

Non ci sono solo i record del grano o del caffè a segnare la ripresa dei prezzi agricoli nell’anno del ritorno dell’inflazione. Anche lo zucchero, pur sotto il tiro dei dietologi, si avvicina al Natale con prezzi in forte ascesa, dopo anni difficili. Una tonnellata di zucchero bianco, segnala l’agenzia francese Agritel, tratta sul mercato mondiale a 510 dollari contro i 340 di un anno fa, con un incremento che sfiora il 50 per cento. A condizionare le quotazioni è il forte calo della produzione brasiliana di canna da zucchero dovuto in parte alle gelate che hanno colpito il sud dell’immenso Paese, in parte alle difficoltà della logistica che hanno frenato l’export.

Il risultato è la riduzione delle superfici destinate alla coltura per il prossimo anno: la produzione di zucchero di canna, secondo il colosso carioca Unica è così destinata a non superare i 525 milioni di tonnellate, il 13,3 per cento in meno del raccolto di quest’anno, solo parzialmente finito in torte, bibite gassate o altre specialità alimentari. Più della metà della canna da zucchero è infatti finita in etanolo, il carburante che, favorito dall’aumento del petrolio, ha assorbito il 55 per cento del prodotto a prezzi crescenti. Nel corso dell’anno sul mercato di Rotterdam il prezzo di un metrocubo di etanolo + salito da 760 dollari ad un massimo di 1.740, per poi assestarsi attorno a 1.400 dollari. Il rialzo, insomma, è più dovuto all’Opec che ai pasticcieri. 

Ma è difficile scommettere sull’aumento della produzione, dopo tre anni di raccolti in calo, anche se le prospettive della domanda restano buone: l’incognita ambientale mette infatti a dura prova le previsioni delle multinazionali. Basti dire che la resa per ettaro non ha superato le 67 tonnellate per ettaro contro le 85 raggiunte nei raccolti record del 2003/04. “Per la stagione 2022/23 – ha detto il responsabile tecnico di Unica, Antonio Padua Rodriguez – puntiamo ad una produzione di 560 milioni di tonnellate, con un aumento della resa dell’8,5 per cento. Ma prima di iniziare la semina dovremo aspettare febbraio, quando le immagini dei satelliti ci permetteranno di capire l’arrivo di nuove gelate, sempre più frequenti”.

L’incertezza climatica, che ha coinvolto anche altre aree (vedi la Thailandia) ha avuto comunque l’effetto positivo di smaltire le scorte accumulate in passato, a vantaggio delle prospettive anche per gli agricoltori europei. L’aumento dei prezzi è stato finora meno sensibile nel Vecchio Continente, ma le quotazioni hanno comunque superato la barriera dei 400 euro a tonnellata (più 11 per cento) e i futuri contratti tra agricoltori ed industriali potrebbero raggiungere i 430 euro a tonnellata. Anche la filiera Italiana Zuccheri-Coprob, il più importante produttore italiano in un mercato dominato per il resto da francesi e tedeschi, parla di risultati soddisfacenti., nonostante “un andamento climatico avverso alla coltivazione per le alte temperature e le scarse precipitazioni”. 

 Ma a contrastare l’effetto del cambiamento climatico contribuisce in questo caso il salto di qualità della tecnologia, imperniato su una nuova genetica tollerante a fitopatogeni e resistente al cambiamento climatico, l’agricoltura di precisione, l’utilizzo della robotica e della meccatronica.  Con questi sistemi di gestione agricola rivoluzionari, abbiamo la possibilità di effettuare analisi costanti e puntuali dei dati che consentono il monitoraggioe la massima efficienzanella gestione del terreno e delle risorse impiegate afferma Massimiliano Cenacchi, direttore agricolo di Coprob-Italia Zuccheri.

Anche per lo zucchero, dal Brasile alla Val Padana, si può parlare di nuova agricoltura che si avvale di robot alimentati ad energia solare in grado di seminare due ettari al giorno e di memorizzare, a distanza di tempo il punto preciso di semina per ritornarci dopo mesi per la sarchiatura consentendo così di pulire le infestanti. O di sistemi di mappatura satellitare che permettono di impostare le guide dei trattori in modo da evitare la sovrapposizione dei trattamenti.

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