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Prevenzione corruzione, Poste prima ad avere il “bollino”

Nei settori della finanza e delle comunicazioni, fra le aziende operanti in Italia, Poste è la prima a conseguire la certificazione IMQ-CSQ – “Per noi è fondamentale uno sviluppo etico e sostenibile”, commenta la società.

Prevenzione corruzione, Poste prima ad avere il “bollino”

Poste Italiane è la prima azienda dei settori della finanza e delle comunicazioni, fra quelle operanti in Italia, a conseguire la certificazione IMQ-CSQ del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione. Lo comunica la società, con una nota, spiegando che “la certificazione, rilasciata secondo lo standard internazionale ISO 37001:2016 Anti Bribery Management System, è stata ottenuta per i processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei Servizi Postali e Finanziari”.

“Questo importante risultato – commenta il responsabile corporate affairs, Giuseppe Lasco – è il più recente traguardo di un percorso che ha posto sempre grande attenzione alle tematiche della legalità e della trasparenza, principi considerati da Poste Italiane fondamentali per uno sviluppo sostenibile ed etico del proprio business e del sistema Paese nel suo complesso. Non rappresenta un punto di arrivo ma il primo traguardo di un percorso che consentirà alla nostra azienda di ampliare il novero delle certificazioni  conseguite ed estenderlo a tutti gli ambiti di operatività aziendale sull’intero territorio nazionale”.

Tra le tappe di questo processo Poste ricorda in particolare la firma nel 2017 del protocollo d’intesa tra Poste Italiane e Guardia di Finanza, con l’obiettivo di combattere la criminalità economica e finanziaria e il lancio, nello stesso anno, del portale Contratti Aperti e Trasparenti, che rende pubblici tutti i dati relativi alla propria catena di fornitura. Nel 2018 è stato poi approvato il nuovo Codice Etico e il lancio del portale segnalazioni Whistleblowing, tramite il quale si possono inviare, con la massima garanzia di riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto della segnalazione, notizie circostanziate di fenomeni illeciti e comportamenti sospetti.

Infine, a dicembre 2018, con il primo rilascio della Certificazione ISO 37001 per i sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione, Poste Italiane aggiunge un ulteriore tappa alla serie di traguardi ed accreditamenti già ottenuti, confermando l’impegno responsabile e l’attenzione alla legalità, alla trasparenza e all’efficienza dell’azienda. “L’applicazione della norma ISO 37001 aiuta a ridurre il rischio di corruzione e mostra a tutte le parti interessate che l’organizzazione sta mettendo in atto buone pratiche riconosciute a livello internazionale per la prevenzione della corruzione – commenta il direttore della business unit Management Systems di IMQ, Flavio Ornago -. Poste Italiane, impegnandosi nell’ottenimento di una certificazione di tipo volontario, volto alla riduzione di tali rischi, ha dato testimonianza di un’estrema responsabilità nei confronti del mercato e in generale di tutti gli stakeholders”.

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