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Ing, 7mila posti a rischio entro il 2021

Tra questi, 950 impiegati da fornitori esterni – Il Ceo: “Le nostre iniziative sono destinate a tradursi in una riduzione della forza lavoro in Belgio da circa 3.500 posti a tempo pieno e di circa 2.300 posti a tempo pieno nei Paesi Bassi per gli anni 2016-2021”.

Ing, 7mila posti a rischio entro il 2021

Ing Group annuncia il possibile taglio fino a 7.000 posti di lavoro entro il 2021. Gli esuberi dovrebbero concentrarsi principalmente in Belgio e nei Paesi Bassi, a fronte di un programma di riduzione di costi di 900 milioni di euro l’anno. In una nota diffusa prima dell’Investor Day, il gruppo bancario e assicurativo olandese, noto in Italia soprattutto per il “conto arancio”, parla di un investimento massiccio da 800 milioni nei prossimi 5 anni in una continua trasformazione verso il digitale per accelerare la crescita nel numero di clienti e prestiti. A fronte del taglio della forza lavoro Ing prevede un accantonamento di 1,1 miliardi, di cui uno nel quarto trimestre del 2016.

“Dal lancio di Think Forward nel 2014 – ha commentato il ceo di Ing, Ralph Hamers –, abbiamo fatto ottimi progressi su molti fronti e abbiamo attirato oltre tre milioni di nuovi clienti, sostenuto l’economia con prestiti in crescita di circa 56 miliardi di euro e rafforzato il nostro capitale. In tale contesto abbiamo intenzione di avviare un percorso di convergenza verso una piattaforma bancaria digitale che si traduce in un investimento «dal 2016 al 2021 di 800 milioni di euro nella nostra trasformazione digitale”. Da questa strategia il gruppo “si aspetta un risparmio dei costi di circa 900 milioni l’anno al 2021”.

Poi l’affondo: “È inevitabile – prosegue il Ceo – che le varie misure e le intenzioni annunciate oggi possano avere un impatto significativo su molti dei nostri colleghi. Significa che alcune funzioni cambieranno in modo significativo e che altre posizioni non ci saranno più in futuro. In tutto, nel corso dei prossimi cinque anni, circa 7.000 funzioni potrebbero essere influenzati da questi effetti, tra cui 950 impiegati da fornitori esterni”.

Alcuni numeri sono già chiari: “Non tutti i nostri progetti che annunciamo oggi sono definiti, ma le nostre iniziative sono destinate a tradursi in una riduzione della forza lavoro in Belgio da circa 3.500 posti a tempo pieno e di circa 2.300 posti a tempo pieno nei Paesi Bassi per gli anni 2016-2021. Purtroppo, i passi e le intenzioni annunciate oggi significano che un numero significativo di colleghi dovrà lasciare Ing”, conclude Hamers.

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