Condividi

Catastrofi, Ania: 100 euro l’anno per assicurarne 100mila

L’Associazione delle assicurazioni italiane propone al Parlamento di creare un sistema strutturato per gestire i rischi legati a frane e alluvioni: se l’adesione fosse obbligatoria, i costi sarebbero ridotti – La presidente Farina: “In Italia il 78% delle abitazioni è esposto a un rischio medio-alto o alto di terremoto o alluvione, ma solo il 3% è assicurato”

Catastrofi, Ania: 100 euro l’anno per assicurarne 100mila

Per difendersi da frane, alluvioni, terremoti e smottamenti, sarebbe possibile assicurare fino a 100mila euro con un premio medio di soli 100 euro l’anno. Come? Con un “sistema strutturato di gestione ex ante dei rischi catastrofali” che preveda l’adesione obbligatoria, come già previsto – ad esempio – per l’Rc auto. Questa la proposta rilanciata in Parlamento dall’Associazione fra le imprese assicuratrici italiane.

“L’Italia è un paese esposto in modo rilevante alle calamità naturali: secondo nostre stime, il 78% delle abitazioni è esposto a un rischio medio-alto o alto di terremoto o alluvione”, ha sottolineato Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania da poco riconfermata, nel corso di un’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Nel nostro Paese vige un sistema assicurativo di tipo volontario, dal primo gennaio 2018 incentivato dai benefici fiscali riconosciuti ai premi versati per polizze catastrofali a copertura di abitazioni private. La diffusione delle coperture è tuttavia ancora limitata, pari ad appena il 3% delle abitazioni, e dai dati disponibili risulta che sono le aree più vulnerabili ad assicurarsi meno, mentre la propensione ad assicurarsi è guidata soprattutto dal livello socioeconomico dei sottoscrittori”.

Per far fronte a questa situazione, l’Ania propone di creare un sistema “che poggi sulla mutualizzazione dei rischi” per garantire “tempi certi e ragionevoli di risarcimento del danno, contenimento dei costi, trasparenza nelle procedure, un focus sulla prevenzione, standard adeguati di sicurezza, opportune modalità di finanziamento della ricostruzione e ottimizzazione della gestione delle emergenze post-evento”.

In concreto, secondo Farina, “un sistema con adesione obbligatoria comporterebbe un costo pro capite opportunamente mitigato grazie alla maggiore diffusione e alla mutualizzazione tra rischi più o meno elevati e dislocati in aree diverse. In definitiva, il premio medio sarebbe attorno ai 100 euro all’anno per 100mila euro di somma assicurata, mantenendo comunque delle differenze a seconda delle diverse rischiosità del territorio e dell’abitazione, accorpate in un numero limitato di classi di rischio”.

Commenta