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Aerospazio e difesa, Bentivogli: il Parlamento europeo confermi gli accordi

Il segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, lancia un forte appello al Parlamento europeo perché il 21 febbraio approvi il compromesso sull’industria dell’aerospazio e della difesa già approvato dal Consiglio europeo – “Sono in gioco 8.200 posti di lavoro”

Aerospazio e difesa, Bentivogli: il Parlamento europeo confermi gli accordi

Il prossimo 21 febbraio il Parlamento Europeo sarà chiamato a esprimersi sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP). Il programma ha come obiettivo quello di sostenere la competitività e la capacità di innovazione dell’industria europea della difesa. 

A questo proposito è intervenuto il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli: “Il Consiglio europeo si è già espresso in prima lettura su un importante compromesso che rappresenta un punto di equilibro estremamente importante per il nostro Paese e per le imprese extra UE che operano nel settore dell’aerospazio e nella difesa e sicurezza nel nostro Paese attraverso l’utilizzo di meccanismi come la “golden power” che permetterebbe nel caso fosse necessario intervenire con particolari poteri speciali quanto l’interesse nazionale lo richieda”.

“Stiamo parlando – ha proseguito Bentivogli – di imprese che occupano in Italia 8200 dipendenti tra stabilimenti e centri di ricerca e sviluppo ( es: GE, Avio Aero, Mubadala, Piaggio Aerospace ecc.), per un totale di investimenti che si aggira intorno ai 13, 5 miliardi di euro e che consentendo al nostro Paese di essere presente in maniera determinante e da protagonista in questo settore strategico che investe anche altri settori come dell’aeronautica civile, sistemi di controllo e radar e molte PMI d’eccellenza che operano nell’indotto”.

Il rischio che possa essere rivisto il compromesso raggiunto rimettendo in discussione la possibilità di poter  escludere da tali finanziamenti le imprese ex-europee è forte e rappresenterebbe dunque per l’Italia un grosso danno. “E’ importante quindi – ha chiuso Bentivogli – che il Parlamento confermi il compromesso raggiunto in Consiglio permettendo alle imprese controllate da proprietari non europei ma che operano in Italia di partecipare al programma. Chiediamo pertanto al  tutte forze politiche del Paese lavorare affinché venga confermato il voto del Consiglio”.

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