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Rcs: a Cairo il 60%, ma Bonomi ricorre al Tar

Al termine del periodo durante il quale gli aderenti all’offerta perdente hanno avuto la facoltà di trasferire le loro azioni a quella vincente, Cairo ha raccolto in tutto il 59,7% del capitale di Rcs – Intanto Imh ricorrere al Tar del Lazio contro la decisione della Consob di non sospendere l’Opas promossa dal patron de La7

Rcs: a Cairo il 60%, ma Bonomi ricorre al Tar

La Cairo Communication sfiora il 60% del capitale di Rcs. È questo il bottino del patron de La7 al termine del periodo durante il quale gli azionisti che avevano aderito all’offerta concorrente di Imh (Investindustrial, Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai) hanno potuto trasferire i titoli Rcs e aderire all’Opas di Cairo, uscita vincente dalla battaglia per il gruppo editoriale.

Solo nell’ultima giornata ben 19.770.358 azioni Rcs sono state trasferite all’Opas vincente, che raggiunge così un totale di adesioni pari a 311.517.842 azioni del gruppo editoriale, ovvero il 59,69319% del capitale Rcs.

Si conclude quindi per Urbano Cairo la lunga contesa per il controllo di Rcs che ha visto svilupparsi la battaglia con annessi rilanci fra la sua Ops (poi trasformata in Opas) lanciata lo scorso 8 aprile con il supporto di Intesa Sp e l’Opa in contanti di Andrea Bonomi e quattro soci del gruppo editoriale (Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UNipolSai).

A conti fatti la prima aveva raccolto il 48,8% del capitale, mentre la seconda contava adesioni pari al 12,9%, che sommate alle quote già in loro possesso (22,6% e 2,17%) portavano il totale al 37,7%. Successivamente gli aderenti all’offerta perdente hanno avuto la facoltà, dal 22 al 28 luglio, di trasferire le loro azioni a quella vincente e alla fine Cairo ha raccolto il 59,7% del capitale.

Ora si attende qualche novità già in occasione della riunione dell’attuale board di Rcs che il 3 agosto prossimo dovrà esaminare i conti semestrali del gruppo. Nel caso in cui alcuni componenti decidessero di dare le dimissioni dal consiglio, si aprirebbe per Urbano Cairo la possibilità di entrare direttamente nella gestione del gruppo senza aspettare i canonici 40 giorni per l’assemblea dei soci per rinnovare il Cda.

Intanto, però, International media holding non ha alcuna intenzione di rassegnarsi alla sconfitta. La cordata ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro la decisione della Consob in merito alla mancata sospensione dell’Opas promossa da Cairo Communication sulle azioni Rcs Mediagroup.

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