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Naspi 2015: calcolo, requisiti e durata. Ecco come funziona la nuova indennità di disoccupazione

Il primo maggio entra in vigore la Naspi, l’indennità di disoccupazione che va a sostituire le precedenti Aspi e Mini-Aspi. Con l’introduzione della Naspi, il Jobs act ha esteso anche ai lavoratori stagionali e precari il sostegno economico in caso di disoccupazione involontaria. Ecco tutte le informazioni sulla nuova indennità.

Naspi 2015: calcolo, requisiti e durata. Ecco come funziona la nuova indennità di disoccupazione

Dal primo maggio 2015 entra in vigore la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione. Inserita dal governo Renzi nel Jobs Act, la Naspi, a partire dal 2015, andrà a sostituire le precedenti forme di sostegno alla disoccupazione Aspi, e mini-Aspi.

Con il decreto legislativo 4 marzo 2015, con disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria, si disciplina la Naspi per il 2015. La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, nata per garantire anche ai lavoraori precari e stagionali un sostegno in caso di disoccupazione involontaria, ha caratteristiche particolari. Di seguito si spiegano modalità di calcolo dell’indennità, requisiti per i destinatari e durata della Naspi 2015.  

I requisiti per fare domanda

I destinatari Naspi sono i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Inoltre per fare domanda per la Naspi è necessario che i lavoratori presentino i seguenti requisiti:

– siano in stato di disoccupazione,

– possano far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione;

 – e infine, trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi precedenti.

L’indennità Naspi interessa anche i lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il Dlgs del 4 marzo precisa che sono esclusi i lavoratori a tempo indeterminato dalla pubblica amministrazione e gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato. E infine, informa che l’erogazione della Naspi è subordinata alla ricerca attiva da parte del disoccupato di un nuovo lavoro o alla partecipazione a percorsi di riqualificazione professionale.

Come si calcola la Naspi

La Naspi si calcola sulla base della retribuzione imponibile ai fini previdenziali dei quattro anni precedenti alla disoccupazione divisa per il numero di settimane di contribuzione e infine, moltiplicata per il coefficiente 4,33.

La Naspi sarà erogata in due diverse misure:

–       nel caso in cui la retribuzione mensile del destinatario sia pari o inferiore all’importo di 1.195 euro, l’indennità sarà pari al 75% della retribuzione mensile;

–       nel caso in cui la retribuzione mensile sia superiore al tetto fissato, l’indennità sarà pari al 75% della retribuzione più il 25% della differenza tra la retribuzione mensile e i 1.195 euro.

In ogni caso, il limite massimo per l’indennità mensile Naspi, per l’anno 2015, è stato fissato a 1.300 euro. Il decreto di marzo 2015 infine, prevede che l’indennità Naspi sia riduca del 3% mensile a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

La durata

L’indennità di disoccupazione è erogata a scadenza mensile per un massimo di due anni. La durata della Naspi si calcola nella metà delle settimane di contribuzione maturate negli ultimi quattro anni. Per questo calcolo non sono considerati i periodi di lavoro e contribuzione grazie ai quali il lavoratore ha già usufruito di Aspi e mini-Aspi. A partire dal primo gennaio 2017, la Naspi sarà erogata per un massimo di 78 settimane.

Domanda e compatibilità

I lavoratori interessati all’indennità Naspi devono presentare domanda telematica all’Inps ento 68 giorni dal termine del rapporto di lavoro. Il disoccupato che percepisce la Naspi ne perde il diritto nel caso in cui trovi un nuovo lavoro subordinato con reddito annuale superiore al reddito minimo. Nel caso in cui il reddito del nuovo lavoro sia inferiore al reddito minimo il lavoratore mantiere il diritto alla Naspi a patto che comunichi all’Inps la nuova occupazione.

Inoltre il lavoratore può chiedere l’erogazione dell’intera Naspi in anticipo e in un’unica soluzione come incentivo all’avvio di una nuova impresa o attività autonoma.

Dopo la Naspi arriva l’Asdi

Il Jobs act ha introdotto anche l’Asdi un assegno di disoccupazione introdotto in via sperimentale per il prossimo anno. I lavoratori che al 31 dicembre 2015 avranno terminato il periodo di indennità Naspi, ancora senza lavoro e in particolari condizioni di necessità, potranno usufruire dell’Asdi. La durata dell’indennità, calcolata al 75% dell’ultimo assegno Naspi, sarà di sei mesi. Anche l’erogazione dell’Asdi è subordinata alla partecipazione a politiche attive per la ricerca del lavoro.

Lavoratori stagionali

In seguito a polemiche e dubbi legati ai lavoratori stagionali come destinatari di Naspi, arriva una precisazione del Ministero del Lavoro.

In pratica, i periodi senza contribuzione da parte del datore di lavoro o di cassa integrazione a zero ore sono considerati “neutri e determineranno un ampliamento, pari alla loro durata, del quadriennio all’interno del quale ricercare il requisito necessario di almeno tredici settimane di contribuzione”. Lo stesso principio del valore neutro vale anche per il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi. Il Ministero conclude informando che tutti gli aspetti controversi saranno chiariti nella circolare attuativa della Naspi che verrà emanata a breve dall’Inps.

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