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Juncker: 2 miliardi alla Grecia per coesione sociale

Si tratta di fondi europei non utilizzati che “non saranno trasferiti allo Stato greco, ma potranno essere usati per rafforzare l’azione a sostegno della crescita e della coesione sociale per fronteggiare la disoccupazione giovanile”.

La Commissione europea mette a disposizione della Grecia 2 miliardi di euro reperiti da fondi europei non utilizzati. Lo ha annunciato oggi al termine del consiglio europeo Jean-Claude Juncker, numero uno dell’Esecutivo di Bruxelles, precisando che i fondi “non saranno trasferiti allo Stato greco, ma potranno essere usati per rafforzare l’azione a sostegno della crescita e della coesione sociale per fronteggiare la disoccupazione giovanile”.

La ripresa economica “è in corso, anche se non è ancora strutturale”, ha aggiunto l’ex Premier del Lussemburgo, sottolineando però che attualmente il ritmo delle riforme economiche non è soddisfacente.

Le parole di Juncker arrivano a poche dal maxi-vertice notturno fra il premier greco Alexis Tsipras, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e le massime cariche europee, compreso lo stesso numero uno della Commissione. 

Al termine dell’incontro Tsipras aveva assicurato che nei prossimi giorni fornirà ai creditori una lista di riforme per superare lo stallo sul pagamento dell’ultima tranche dei fondi di salvataggio, pari a 7,2 miliardi. 

Oggi però la Merkel ha precisato che qualunque nuovo esborso in favore della Grecia (che sia dal vecchio fondo salva Stati Efsf o dai proventi del piano Smp della Bce) sarà possibile “unicamente a seguito del completamento della verifica del programma” da parte della ex Troika, verifica che peraltro “deve essere approvata dall’Eurogruppo”. Il riferimento della cancelliera è ai termini dell’accordo messo nero su bianco con fra Atene e Bruxelles lo scorso 28 febbraio.  

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