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Gubitosi, dg Rai: “Voglio un contratto solo a tempo determinato”

Il nuovo direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha rinunciato al contratto a tempo indeterminato optando per un contratto della durata di tre anni – Numerose le critiche nelle scorse settimane sullo stipendio del dg – Accolta positivamente la scelta di Gubitosi dall’Unione sindacale giornalisti Rai.

Gubitosi, dg Rai: “Voglio un contratto solo a tempo determinato”

E’ una decisione che farà parlare quella di Luigi Gubitosi. Il nuovo direttore generale della Rai ha infatti richiesto un contratto a tempo determinato, rinunciando così al posto fisso, come vorrebbe la prassi.

Il manager ex Wind, ha motivato tale richiesta definendola “un segno di attenzione e responsabilità”, nel dettaglio il contratto avrebbe una durata di tre anni, la stessa durata del cda, “poichè non ho intenzione di rimanere alla Rai nè un giorno in più nè un giorno in meno del mio mandato di direttore generale” ha aggiunto Gubitosi.

Questa decisione arriva a seguito di una scia di polemiche. Un contratto da 650mila euro all’anno a tempo indeterminato aveva il sapore di “uno schiaffo agli italiani” in tempo di spending review, questa la critica sollevata da alcuni consiglieri del cda. Per placare i malumori, la nuova presidente Anna Maria Tarantola, ha annunciato anche una taglio al suo stipendio.

La notizia non è stata accolta con giudizi unanimi: riserve e plausi insieme. Il capogruppo dell’Italia dei Valori sottolinea come la scelta di Gubitosi non è stata spontanea ma forzata dalle numerosi critiche. Un’opinione condivisa anche da Giorgio Merlo, Pd, Vice Presidente della Commissione Vigilanza, e Carlo Rienzi, presidente Codacons.

Positivo invece, il commento dell’Usigrai, che per voce del suo segretario Carlo Verna ha definito la mossa del direttore generale Rai “una scelta intelligente e responsabile, il contratto a tempo indeterminato avrebbe significato, al termine del mandato, un appesantimento per un’azienda già in difficoltà.

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