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Gela, Eni avvia i cantieri per completare la bioraffineria

La costruzione del nuovo impianto di produzione idrogeno “Steam Reforming” permetterà di avviare la produzione entro il giugno 2018

Gela, Eni avvia i cantieri per completare la bioraffineria

Con il rilascio dell’autorizzazione da parte del ministero dell’Ambiente, Eni avvia i lavori per il completamento della Raffineria Verde di Gela, che sarà ultimata entro giugno 2018. Lo rende noto il gruppo in una nota.

La costruzione del nuovo impianto di produzione idrogeno “Steam Reforming”, fa sapere il gruppo, permetterà di avviare la produzione entro il giugno 2018. Inoltre, consentirà entro il 2019, con il completamento anche del secondo nuovo impianto di pretrattamento delle biomasse, l’utilizzo delle materie prime di seconda generazione composte dagli scarti della produzione alimentare.

Quella di Gela, sottolinea Eni, sarà una delle poche raffinerie del mondo ad elevata flessibilità operativa, in grado di trattare anche il 100% di cariche advanced e unconventional. Le materie prime future deriveranno da scarti della produzione alimentare, quali olii usati (UCO – used cookingoil), grassi animali (tallow) e sottoprodotti legati alla lavorazione dell’olio di palma (PFAD – acidi grassi). Inoltre, la Raffineria Verde, in linea con l’ultima normativa Ue, ridurrà del 60% le emissioni GHG.

Eni conferma che le attività a Gela dal punto di vista tecnico e operativo proseguono in linea con gli impegni assunti nel protocollo e che dalla firma dell’Accordo a fine giugno 2017 sono stati investiti sul territorio complessivamente 535 milioni di euro. Relativamente all’occupazione, nel 2016 sono stati impiegati in media 1.400 lavoratori dell’indotto, rispetto ai 1.200 previsti nel protocollo, confermando l’incremento del 18% già registrato nel 2015.

Anche nel primo semestre 2017 i dati evidenziano che il livello di occupazione dell’indotto ha superato in media le 1.450 risorse, rispetto alle 1.000 previste nel protocollo, con un picco record di circa 1.600 persone a giugno scorso, che comprende i lavoratori impegnati nella raffineria, sia per la riconversione sia per attività operative, in upstream e in attività di risanamento ambientale. Dalla firma del Protocollo fino alla fine del primo semestre 2017, conclude la nota, saranno stati avviati 158 cantieri, 91 dei quali completati.

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