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Fondimpresa: “Serve uno sprint sulla formazione”

Il presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto ha chiuso la due giorni all’Auditorium della Tecnica di Roma per i 15 anni del Fondo: “Le aziende coinvolte sono circa 18 mila e i lavoratori 1,3 milioni, ma bisogna crescere”.

Fondimpresa: “Serve uno sprint sulla formazione”

“Siamo da sempre il fondo leader nel sistema della Formazione continua in Italia: a conferma di ciò, oggi contiamo oltre 200 mila aziende aderenti e più di 4,5 milioni di lavoratori iscritti, pari a quasi il 50% dell’intera platea di aziende e lavoratori facenti parte del sistema dei Fondi interprofessionali. Numeri che colpiscono se si considera che nel 2004, all’anno di istituzione del Fondo, le aziende erano circa 18 mila e i lavoratori 1,3 milioni”. Con queste parole, il presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto ha chiuso la due giorni all’Auditorium della Tecnica di Roma, dal titolo “Il futuro del sapere, aziende e lavoratori nella trasformazione”. L’incontro è stato organizzato anche per festeggiare l’anniversario del Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, CGIL, CISL e UIL, che quest’anno compie quindici anni.

“Ma non basta – ha proseguito Scuotto nel suo intervento – che imprese e lavoratori aderiscano se, poi, non utilizzano il Fondo. In questo quadro complessivo siamo riusciti ad aumentare il coinvolgimento dei nostri iscritti portandoli a quasi 100 mila aziende coinvolte e quasi 3 milioni di lavoratori formati in quindici anni, sfruttando al massimo le potenzialità dei tre strumenti di finanziamento del Fondo. Dal 2004 ad oggi abbiamo finanziato progetti formativi per oltre 2,5 miliardi di euro“. Scuotto ha poi elencato le varie iniziative di formazione, divise per settori.

Con il Conto formazione ad esempio sono stati avviati quasi 79 mila piani formativi – proposti dalla programmazione aziendale delle aderenti e dimensionati in base ai contributi versati – per formare oltre 2 milioni di lavoratori con l’utilizzo di oltre 1,3 miliardi di euro di finanziamenti. Con il Conto di Sistema invece, che privilegia la socialità della erogazione delle risorse, abbiamo potuto finanziare progetti complessi di carattere settoriale e territoriale, in particolare attraverso gli attuali Avvisi top di tale strumento: quelli Competitività e Innovazione. In questi quindici anni, attraverso il Conto di Sistema sono stati autorizzati oltre 3.500 piani, per un finanziamento totale pari a oltre 900 milioni di euro. Con gli Avvisi con Contributo aggiuntivo, che si sommano alle risorse versate dagli aderenti, Fondimpresa ha infine finanziato oltre 50 mila piani formativi per oltre 210 milioni di euro e solo con quelli specificatamente dedicati alle Pmi sono stati movimentati più di 140 milioni di euro.

“La scommessa è vinta, la strada è tracciata – ha ancora commentato Scuotto -, il sistema dei Fondi costituisce ormai la spina dorsale della Formazione continua del Paese, ma è necessario un ulteriore sforzo per far sì che le risorse gestite dai Fondi interprofessionali aumentino in modo che si possa continuare a stimolare la domanda di formazione sui territori – tra le aziende e attraverso gli enti formativi – e dare risposte a un Paese che, secondo i dati OCSE, è annoverato ancora agli ultimi posti tra quelli che investono in formazione. Del resto, è la stessa OCSE a dirlo: per prepararsi alle sfide di un mercato del lavoro che cambia, è necessario investire molto di più in formazione continua e i Fondi interprofessionali hanno il potenziale di dare agli adulti le competenze necessarie per riuscire nel mercato del lavoro e nella società”.

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