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Disoccupazione: a febbraio risale al 10,7%

In leggero aumento i dati Istat sui disoccupati rispetto al mese di gennaio. Giovani senza lavoro al 32,8%. In calo gli occupati sia fissi che a termine. E’ un primo avviso del rallentamento della crescita segnalato da Prometeia e Confindustria

Disoccupazione: a febbraio risale al 10,7%

A febbraio il tasso di disoccupazione è risalito al 10,7% (+0,1%) rispetto al mese precedente. Lo ha rilevato l’Istat divulgando i dati provvisori. Attualmente le persone in cerca di occupazione sono pari 2 milioni 771 mila, sono aumentate dell’1,2% (+34 mila). Però, il numero di disoccupati su base annua è in calo: -1,4%, -39 mila. Basandoci sul dato con il minimo pre-crisi (5,8% dell’aprile 2007), spicca il fatto che il tasso di disoccupazione è ancora di quasi 5 punti superiore. Il dato sulla disoccupazione di febbraio sembra in linea con i recenti allarmi sulla crescita zero del Pil, lanciati da Prometeia e Confindustria.

L’Istat spiega che “su base annua l’occupazione cresce dello 0,5%, pari a +113mila unità”, e che “nel trimestre dicembre 2018-febbraio 2019 l’occupazione, sia nel complesso sia per genere, registra una sostanziale stabilità rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo diminuiscono i dipendenti a termine, mentre si registra un segnale positivo per i dipendenti permanenti”.

In “lieve” diminuzione (-0,1%) rispetto a gennaio (32,9%) il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni), ovvero l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, che a febbraio si è attestato il 32,8%. Emerge che il dato sia superiore di quasi 14 punti rispetto al minimo pre-crisi (19,4% del febbraio 2007).

Il tasso di occupazione a febbraio si porta al 58,6% dal 58,7% di gennaio (-0,1%). Il tasso di inattività rimane stabile al 34,3%.

“A febbraio 2019 la stima degli occupati è in lieve calo rispetto a gennaio (-0,1%, pari a -14mila unità)”, spiega l’istituto. “L’andamento degli occupati è determinato dalla diminuzione dei dipendenti (-44mila), sia permanenti (-33mila) sia a termine (-11mila), mentre nell’ultimo mese risultano in aumento gli indipendenti (+30mila).

Il calo dell’occupazione è concentrato nella classe di età centrale dei 35-49enni (-74mila), mentre si conferma il segno positivo per gli ultracinquantenni (+51mila)”.

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