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Consulta, Cartabia presidente: è la prima donna

L’elezione è avvenuta all’unanimità – Nominata da Napolitano nel 2011, rimarrà in carica fino al 20 settembre dell’anno prossimo – Ecco chi è la nuova presidente della Corte Costituzionale

Consulta, Cartabia presidente: è la prima donna

La Corte Costituzionale italiana ha un nuovo presidente: si tratta di Marta Cartabia, prima donna della storia a ricoprire questo ruolo. È stata eletta all’unanimità dal collegio dei giudici e prende il posto di Giorgio Lattanzi, il cui mandato è scaduto il 9 dicembre. Cartabia, che ha confermato come vicepresidenti i giudici Aldo Carosi e Mario Morelli, rimarrà in carica fino al 13 settembre 2020, quando scadrà il suo mandato di giudice costituzionale.

Nata nel 1963 a San Giorgio su Legnano, in provincia di Milano, dal 2004 la neopresidente della Consulta è professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È stata nominata giudice della Corte Costituzionale nel 2011 dall’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal novembre del 2014 ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Consulta.

Cartabia ha conseguito un PhD all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (1993), ha insegnato in numerose università italiane ed è stata visiting professor in vari atenei di Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti.

Dal dicembre 2017, è membro della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto (nota anche come Commissione di Venezia), organo del Consiglio d’Europa che svolge attività consultiva e di riflessione indipendente sui principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto.

È membro dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti dal 2000.

Nel 2009 ha co-fondato la prima rivista italiana di diritto pubblico in lingua inglese, l’Italian Journal of Public Law, che co-dirige dalla fondazione.

È autrice di oltre 230 pubblicazioni in diverse lingue fra libri, contributi editoriali e articoli. I settori privilegiati della sua attività di ricerca riguardano il diritto costituzionale italiano ed europeo, la giustizia costituzionale, la protezione dei diritti fondamentali e il rapporto tra Stato e confessioni religiose.

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